In Australia dal 1983, Vittoria Pasquini si trasferì down under con sua figlia e quello che sarebbe diventato il suo secondo marito, trasferito a Sydney in quanto dirigente dell'Alitalia.
"All'epoca ero molto contenta di viaggiare e di andare a vivere da un'altra parte", racconta Pasquini, che si sentiva delusa dall'Italia dell'epoca, non diventata come lei sperava "un posto più democratico, meno burocratico, più moderno".
Reduce da esperienze di migrazione col marito a Nairobi, Algeri e New York, Pasquini ha poi trovato in Australia una dimensione che offriva opportunità simili a quelle offerte negli Stati Uniti ma senza quello che lei descrive come "l'arrivismo, la competizione, il lottare l'uno contro l'altro" che lì aveva sperimentato.
Tanto era l'entusiasmo iniziale che dopo i primi quattro anni, prima che il marito fosse nuovamente trasferito dall'Alitalia, fecero domanda per ottenere la residenza permanente.
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Vittoria Pasquini a 8 anni ad una recita di scuola.
Il viaggio era la soluzione, era conoscere posti nuovi, fare una nuova esperienza. Il viaggio era l'avventura.Vittoria Pasquini