Nel libro "Egophonia. Gli smartphone fra noi e la vita", Bormetti non si limita a spiegare i meccanismi trappola che si celano dietro i comportamenti negativi, ma fornisce una serie di consigli da mettere in pratica fin da oggi.
Tra i vari punti che Bormetti racconta ai microfoni di SBS Italian abbiamo analizzato insieme quelli più comuni, come: il principio del rinforzo variabile, la reciprocità sociale, la coerenza e la FOMO (Fear Of Missing Out).
Il rinforzo variabile e il rilascio di dopamina
Questo principio si basa sul fatto che "gli esseri umani tendono a ripetere un comportamento se a seguito di questo ricevono una gratificazione variabile", ha raccontato Bormetti ai microfoni di SBS Italian.
Un esempio classico è quello delle slot machine, che premiano in modo completamente casuale e infatti "creano un rapporto spesso di dipendenza in alcuni giocatori".
"Le notifiche funzionano con lo stesso meccanismo. La lucina rossa delle notifiche provoca la stessa sensazione di eccitazione di una vincita".
Il principio di reciprocità sociale: dall'esperimento della mentina ai like sui social
Questo meccanismo è ben spiegato dall'esperimento del cameriere che porta una mentina insieme al conto, portando a casa mance più alte rispetto ai suoi collghi.
"Noi umani, quando riceviamo qualcosa di inaspettato, come un piccolo regalo, tendiamo a dare qualcosa in più di noi stessi in cambio".
Questo spiega perchè dopo aver ricevuto uno sconto, oppure un freebie, siamo più propensi ad effettuare degli acquisti.
Il principio di coerenza: dal montare mobili di Ikea ad iscriversi alle newsletter
Questo principio sfrutta il fatto che mettendo un certo grado di fatica nelle cose che facciamo ci sentiamo legati ad esse.
Al giorno al mondo vengono invitate 400 miliardi di mail che producono un impatto ambientale da 4 grammi di CO2 l'una, fate voi il calcolo e ricordatevi questa cifra prima di mandare la prossima email.Monica Bormetti
FOMO: dall'evitare una possibile perdita alla Fear Of Missing Out
Ultima ma non meno importante c'è la nostra paura di perderci qualcosa che potenzialmente ci può interessare, e che ci rende schiavi dello scrolling potenzialmente infinito che possiamo far sui social media.
Come si combattono questi meccanismi?
A questa domanda abbiamo cercato di rispondere nell'intervista integrale alla psicologa Monica Bormetti, che potete ascoltare cliccando in alto sul tasto play.