Dopo aver visto l’esempio di un paio di amici del suo paesino veneto Badia Polesine, che erano andati e tornati dall’Australia, Emanuele Diamanti si è detto che il momento era arrivato.
“Bene, questo è un segno. Devo proprio partire”.
Era marzo del 2008 e dopo aver preso il biglietto aereo, Emanuele era in volo, destinazione Australia.
Ho subito pensato: ‘Ma io qui ci potrei vivere', anche se ero appena atterratoEmanuele Diamanti
“È stato un amore a prima vista, chiamiamolo così”.
Passati alcuni mesi a Perth, inizia il suo viaggio verso nord.
Dopo aver lavorato a Broome, si sposta nel Northern Territory e riesce a trascorrere qualche tempo come ospite in una comunità indigena, un’esperienza che descrive come “stupenda”.

Emanuele Diamanti con un gruppo di bambini nella Nauiyu community, nella terra aborigena Mulluk-Mulluk. Credit: Emanuele Diamanti
È un'ospitalità che scalda il cuore solo a pensarci, con delle persone che mi hanno accolto nella loro vitaEmanuele Diamanti
Diversi mesi più tardi, Emanuele ricomincia la sua vita australiana a Melbourne, per poi recarsi a Perth, dove decide di rimanere.

Emanuele Diamanti durante la sua permanenza nel nord dell'Australia. Credit: Emanuele Diamanti
La sua vita ha una svolta lavorativa una decina di anni fa, quando diventa interprete di italiano, fino ad essere assunto in un ospedale pubblico di Perth, dove diventa il coordinatore dei servizi di interpretariato.
Magari fra una ventina d'anni andrò in pensione e me ne ritornerò in Italia. Però nel mio futuro più imminente vedo che ho scelto uno splendido posto, una città fantastica. Sono contento della scelta che ho fattoEmanuele Diamanti
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