Se la carriera professionale è stata cruciale, è nella vita privata che Franco Sicari trova la sua eredità più autentica. L’amore per l’Italia, trasmesso dai genitori e dal nonno, si è intrecciato con quello per Maria, conosciuta all’Apia Club e poi sposata nel 1976.
“Quando la incontrai provai emozioni mai sentite prima. Me ne innamorai profondamente e quell’affetto l'ho voluto celebrare, 47 anni dopo, con una poesia in dialetto calabrese, 'L’amori du me cori'. Solo in quel dialetto riesco a esprimere sentimenti così profondi”.
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Aneddoti e ricordi riaffiorano con leggerezza. Come quella volta, negli anni ’70, quando la Fiat 850 Sport di Franco si ruppe lungo la strada per Sydney. “Maria doveva rientrare a casa entro le sei di sera, era una regola assoluta. Panico totale: scese dall’auto e fece l’autostop con il cappotto di pelliccia. Un uomo sconosciuto ci caricò e arrivammo giusto in tempo. Ancora oggi lo considero un miracolo”.
Solo in quel dialetto calabrese riesco a esprimere sentimenti profondi come l'amoreFranco Sicari
Accanto a Maria, Franco ripensa anche ai genitori e al fratello Rocco, scomparso troppo presto: “I miei mi hanno insegnato il coraggio, Rocco mi ha insegnato il valore della vita. E l’Australia ci ha dato l’opportunità di costruire il futuro che oggi viviamo”.
La famiglia resta il fulcro: i figli, i nipotini, i ricordi d’infanzia e di gioventù. E la fede, semplice e diretta, che si traduce nell’insegnamento “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Un valore che Franco ha voluto racchiudere in una parola inventata da lui: amaltruismo, ossia amore e rispetto per gli altri.
Dopo la chiusura del suo studio nel 2012, per stare vicino a Maria colpita da una grave malattia, oggi la coppia si gode la pensione, tra i balli al Canada Bay Club e le giornate con i nipoti. “Per me la più grande soddisfazione è stata una vita con Maria. Il giorno più bello? Il nostro matrimonio. Il più doloroso? La perdita di mio fratello e di mio suocero”.
Non mancano le riflessioni sui giovani e sul futuro. “La generazione di oggi è la più fortunata, con la tecnologia a disposizione. Credo che proprio grazie a essa troveranno soluzioni ai mali del mondo”.
E guardando avanti, resta ancora un sogno nel cassetto: “Imparare a ballare bene con Maria, come ai tempi dell’Apia Club. Continuare a fidanzarci, oggi come allora”.
Un bilancio fatto di amore, famiglia e ottimismo, riassunto in una frase che Franco ama ripetere: “Un uomo è davvero un uomo di successo se ha vissuto pienamente, ha riso spesso e ha amato profondamente”.