PUNTI CHIAVE
- La ricerca condotta dalla Prof.ssa Silvia Velasco sulle cellule staminali neurali ha portato alla creazione di organoidi altamente affidabili per lo studio delle malattie neurologiche.
- La divulgazione dei risultati della ricerca è importante per evitare di creare false aspettative e sottolineare gli aspetti etici e di sicurezza.
Il team di ricerca guidato dalla Prof.ssa Silvia Velasco presso il Murdoch Children's Research Institute di Melbourne utilizza modelli tridimensionali derivati da cellule staminali umane per trovare nuovi approcci terapeutici per la cura delle malattie neurologiche.
Ai microfoni di SBS Italian, la Prof.ssa Velasco, spiega che gli organoidi sono strutture tridimensionali che derivano da cellule staminali umane e sono simili nell'architettura e nella funzione biologica agli organi umani.
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La ricerca sugli organoidi rappresenta una grande opportunità per lo studio di processi che sono importanti per lo sviluppo del cervello umano che altrimenti non potrebbero essere accessibili, anche a causa di limitazioni di natura etica.
"Prima dell'avvento degli organoidi, gli studi sul cervello umano derivavano principalmente da studi su animali. Chiaramente, il cervello umano è molto più complesso, quindi è importante avere dei modelli che siano il più simile possibile all'uomo".
Il lavoro del ricercatore è una sfida continua, ha spiegato.
"C'è la ricerca di fondi, la precarietà del lavoro e della retribuzione. Creare un ambiente sano e in grado di supportare la propria ricerca scientifica. Rimanere competitivi nel corso degli anni, essere in grado di aggiornarsi e di avere la possibilità di continuare la propria formazione".
Il team al momento è composto da cinque donne e una delle sfide principali è quella di garantire loro le opportunità di formazione e progresso nella ricerca affinché possano realizzarsi come scienziate.



