"Fin da piccolo ho sempre cercato di capire cosa fosse questa Australia, e ricordo di aver fatto una piccola ricerca quando ero alle medie a Milano e di essermi rivolto al Consolato australiano", ricorda Andrea Rizzi al microfono di SBS Italian. "Mi avevano risposto che c'era molto poco materiale sull'argomento, e mi avevano consegnato un piccolo dépliant sul Northern Territory, che aveva un piccolo paragrafetto dedicato alla cultura Aborigena. Da lì mi è rimasta l'idea che sicuramente avrei potuto imparare di più".
Andrea Rizzi è nato e cresciuto in Italia da padre italiano e mamma australiana, e ora è ormai da anni residente in Australia. La curiosità che già da bambino nutriva per la cultura Aborigena non è mai venuta meno, e nel 2015 ha deciso di iscriversi a un corso online della Charles Darwin University per imparare la lingua Gupapuyngu, lingua appartenente al gruppo Yolngu e che viene parlata nella zona di Arnhem Land.
Perché ha scelto di imparare questa lingua? Andrea spiega che si è informato attraverso colleghi all'Università di Melbourne, ma l'elemento decisivo è stato la possibilità di studiare online.
"È difficile trovare un corso di lingua aborigena che sia insegnato online in questo modo, e soprattutto un corso che permetta di arrivare ad un livello di apprendimento vicino a quello di un madrelingua".
Il corso di cultura Yolngu della Charles Darwin University dura due anni, e a causa dei suoi impegni di lavoro Andrea, che è docente di Italian Studies, per ora ha potuto frequentare solo il primo semestre. Tuttavia spera di poter riprendere gli studi prossimamente.
Studenti e insegnanti si incontrano virtualmente, un'esperienza molto forte e quasi straniante per Andrea:
“Io studiavo da Melbourne, c’era un gruppo di insegnanti a Darwin, (...) e poi uno dei professori che insegnava cultura da un piccolissimo villaggio in Arnhem Land, quindi faceva queste lezioni di cultura online, in questo posto che non poteva essere più lontano da Melbourne. Alla fine sembrava che io fossi in un Paese straniero e che questo professore Aborigeno fosse nella vera Australia" ricorda Andrea, aggiungendo di aver vissuto "questa esperienza di totale separazione di due realtà completamente diverse che per me finalmente si univano”.
Le sfide dell'apprendimento sono molte: la grammatica è relativamente semplice, ma ha naturalmente regole molto diverse e aspetti culturali peculiari.

Yolŋu languages are spoken in the Arnhem Land region (green area in the map) Source: Wikimedia/Kwamikagami CC BY-SA 3.0
"La prima cosa che ho imparato è l'appartenenza: come studente sono stato affidato da un elder a un gruppo della comunità Yolngu: quindi la prima impressione è 'sei uno di noi', che è stata un'esperienza incredibile", ricorda Andrea. "Ai nostri studenti di italiano non diciamo subito 'buongiorno, sei diventata italiana!'".
Questo aspetto molto più inclusivo della cultura è un aspetto che affascina Andrea. Inoltre la lingua Gupapuyngu è ancora molto diffusa e vivace, quindi studiarla è "una grandissima opportunità di stabilire un rapporto diretto, e sperimentare, capire, imparare da questa cultura".
"La musica Yolngu è fantastica e incredibile, c'è il rap!"
Secondo Andrea imparare una lingua Aborigena ha un grande potenziale di contribuire alla riconciliazione tra la cultura mainstream australiana e quella indigena. "Le lingue hanno questa grande capacità di dare la possibilità a due interlocutori di capirsi, di comunicare. La possibilità di imparare una delle (purtroppo) poche lingue Aborigene che si può studiare oggi, secondo me è un'occasione unica, da sfruttare, che apre un canale di comunicazione che diventa paritario".
Andrea riconosce che il suo percorso di apprendimento è ancora lungo, ma vorrebbe riprenderlo anche con l'obiettivo di andare a fare volontariato nella zona di Arnhem Land, opportunità che potrebbe essere realizzabile alla fine del corso.
Imparare una lingua Aborigena non è semplice, ammette, ma il percorso porta immense soddisfazioni, e consente di maturare un diverso senso di appartenenza all'Australia.

A woman passes a huge art installation called 'Sea of Hands' which consists of thousands of hands in the colours of the Aboriginal flag red, yellow, black. Source: WILLIAM WEST/AFP via Getty Images
"Ci sono moltissime complicazioni, che magari sono meno forti in Nuova Zelanda, ma provare a imparare una lingua Aborigena per me sarebbe una delle cose più belle, e mi ha permesso di sentirmi australiano in un modo diverso, e di cercare di capire, ascoltare, leggere una realtà che mi ha sempre affascinato ma non ho mai visto da vicino".
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