Daniela Costa ricorda il seminario del 1997 a Roma sul rapporto tra donne e immigrazione, "un'esperienza indimenticabile e anche in un certo senso determinante".
A Roma si era ribadita l'importanza della creazione di reti di contatto e Daniela, una volta rientrata ad Adelaide, ha creato, assieme ad altre collaboratrici del Com.It.Es e ad altre donne della comunità italiana del South Australia, un sito web bilingue che permetteva il networking tra donne.
"Ho imparato molto dagli incontri con donne di prima generazione italiana", riflette Daniela Costa in riferimento alla sua carriera medica.

Daniela Costa (prima da sinistra) al seminario di Roma nel 1997 dedicato al rapporto tra donne e immigrazione. Source: Daniela Costa
"Ho sentito l'esigenza di trasferire quest'esperienza di rapporto ad altre donne con altre esperienze migratorie. Sono stata coinvolta per 15-16 anni nella cura di donne rifugiate", continua poi Daniela nella sua conversazione con SBS Italian.
Daniela Costa ricorda con affetto i viaggi per andare a trovare il nonno in campagna, vicino a Ferrara, quando lei era studentessa a Torino.

Daniela Costa in una recente foto con il figlio Andrea in occasione della Festa della Mamma nel 2021. Source: Daniela Costa
"Passavamo per queste cittadine dell'Emilia, bassa Lombardia e Veneto", con lo zio che guidava la Topolino e poi Daniela si godeva la campagna in bicicletta.
Ascolta la prima parte della storia

"Il bisogno di esprimere la mia lingua, la mia cultura, nella cura"
"Abbiamo tre nipoti, che vivono vicinissimo a noi", prosegue poi Daniela parlando del suo presente in Australia e raccontando della sua gioia nel poter essere accanto alla sua famiglia. "Siamo molto orgogliosi di loro, perché parlano italiano".
Avere la vicinanza di mio figlio, sua moglie e la famiglia è una gioia indescrivibile, continua.
Ascolta la seconda parte del racconto di vita di Daniela Costa
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