“Lavoro nella ristorazione da sempre e ho sempre avuto voglia di avere un mio business, soprattutto durante la pandemia".
"Quando un mio amico ha aperto un locale, ho pensato di potergli offrire aiuto e allo stesso tempo provare a creare qualcosa di mio senza dover investire troppo”, racconta Matilde Razzoli ai microfoni di SBS Italian.
Dopo 11 anni trascorsi a lavorare nelle cucine di ristoranti esclusivi in Italia e in Australia, la chef di Prato ha lanciato Mata Cooks, una piccola azienda di base a Melbourne che organizza cene pop up.
Anche se l’origine si fa risalire alla fine degli anni ‘70 negli Stati Uniti, le cene pop up - ovvero eventi o ristoranti temporanei - hanno nel celebrity chef inglese Jamie Oliver il loro padre putativo, e sono diventate molto popolari negli ultimi anni.
“L’idea di avere un business mio nasce anche dall’esigenza di unire la mia professione come chef alla mia passione per le ceramiche, volevo trovare un modo per unire le due cose”.
Secondo Razzoli, l’ambiente della ristorazione in Australia è molto meno rigido che in Italia.
“Per esempio, in Italia lavorando nella ristorazione di alto livello mi veniva sempre chiesto di coprire i tatuaggi nonostante non fossimo a contatto con i clienti. Qui è l’opposto e per me anche a livello psicologico è stato un gran cambiamento perché potevo essere me stessa”.
L’italiana ha aperto Mata Cooks in due giorni grazie ad una burocrazia molto semplice da questa parte del mondo, e oggi si occupa del business a 360 gradi, dal marketing alla spesa.
“Quando qualcuno viene da te e ti dice 'il tuo piatto era magnifico' la soddisfazione è enorme, perché è tutto frutto del tuo lavoro”.