Venerdì 21 novembre è stata una giornata storica per la comunità italiana di Sydney: Wests Apia e Marconi hanno dato vita al 92esimo Derby d’Italia, il primo disputato all’interno dell’Australian Championship.
La partita si è giocata davanti a oltre 4.600 spettatori e ha regalato un’atmosfera memorabile, soprattutto per quella parte della comunità italiana arrivata in Australia alla fine degli anni ’50 e per i loro discendenti, che continuano a tramandare la passione per questi club.
Tra loro c’era Carlo Cataruzzi, che ha addirittura visto nascere l’Apia: "Ho giocato nell’Apia negli anni ’50, proprio quando fu fondata", ha raccontato ai nostri microfoni mentre abbracciava il nipotino Logan.
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Carlo accanto al suo nipotino Logan
Con lei c'era la figlia Isabella, super tifosa dell’Apia, che ha ricordato una notte di pioggia come il suo momento più bello legato alla sua squadra del cuore. "Giocavamo contro il Sydney FC in coppa. Pioveva forte e mi bagnai dalla testa ai piedi, ma ne valse la pena", ha raccontato sorridendo.
Annamaria e sua figlia Isabella
"Da bambino la partita che attendevo di più era il Derby d’Italia tra Marconi e Apia", ha ricordato sorridendo.

In questa foto si vede Cristoforo mentre sventola la sciarpa del Marconi. Credit: Damian Briggs/Damian Briggs
Siamo arrivati nel ’68 pensando di restare solo due anni. Poi le cose sono andate diversamente… siamo tornati in Italia nel 1980, ma i figli volevano rientrare in Australia e così eccoci quaDonato Genovese

Selfie con Donato e suo figlio
Ma alla fine sono stati i tifosi del Marconi ad esultare grazie al rigore decisivo segnato dal portiere Hilton, al termine di una serie infinita di tiri dal dischetto.
Gli ultimi trenta minuti sono stati una vera prova per le coronarie dei tifosi. "Questa notte non so se riuscirò a dormire", ha confessato Cristoforo alla fine della gara.




