I quarti di finale dell’Australian Championship regaleranno agli appassionati di calcio della comunità italiana di Sydney un appuntamento che profuma di storia: il 92esimo derby d’Italia tra Wests Apia e Marconi Stallions.
Il Wests Apia arriva a questa sfida con entusiasmo e fiducia, forte della travolgente vittoria contro il Bayswater City di Perth.
Il Marconi, invece, si presenta dopo la pesante sconfitta subita contro il Wollongong Wolves: un ko che non ha compromesso la qualificazione, ma che potrebbe aver lasciato qualche ferita da rimarginare nello spogliatoio degli Stallions.
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Questo derby non è solo una sfida sportiva: è una storia lunga quasi 70 anni, che affonda le sue radici negli anni ’50, quando i primi immigrati italiani crearono club dove ritrovarsi, parlare la propria lingua e sentirsi meno soli in un Paese lontano.
È una sfida che accende anche i ricordi di tanti figli di immigrati italiani, come Luca Falcone, oggi allenatore dello NWS Spirit: “da piccolo andavo con mio zio a Lambert Park a vedere le partite tra Apia e Marconi. È una partita speciale: il Marconi gioca un calcio più difensivo, mentre l’Apia prova sempre a proporre un buon calcio”, racconta Luca ai nostri microfoni.
“Una volta facemmo finta di celebrare il funerale dell’Apia. Quando poi siamo andati noi a Lambert Park, ci hanno lanciato la frutta”, ricorda sorridendo Tony Labbozzetta, ex presidente del Club Marconi.
“I siciliani erano più in centro città, vicino a Lambert Park e quindi più vicini all'Apia, mentre veneti e calabresi hanno costruito un grande club come il Marconi”, racconta ai nostri microfoni il Cavaliere Felice Montrone, storico sostenitore dell’Apia.




