"Una costante del 2019 sembra essere la diminuzione della capacità degli Stati Uniti di incidere sulla scena globale", spiega Giampiero Gramaglia ai microfoni di SBS Italian.
"Gli Stati Uniti sono sempre uno scheletro nell'armadio o un elefante nella cristalleria. Sono sempre in qualche modo presenti, ma riescono a frenare più che promuovere soluzioni".
Gramaglia utilizza come esempo l'uscita formale dagli accordi sul clima di Parigi, notizia annuanciata un anno fa ma formalizzata recentemente. E secondo l'esperto di questioni statunitensi, attraverso alcuni suoi paesi alleati, Washington ha comunque contribuito, dall'esterno, a dettare l'agenda sul tema e a far fallire la conferenza sul clima di Madrid.
"Gli Stati Uniti condizionano tutti i negoziati commerciali internazionali", spiega Gramaglia. Dal successo dell'accordo con Canada e Messico, ai contenziosi ancora aperti con la Cina e l'Unione Europea.
"Trump ha continuato a procedere per via di sanzioni un po' ovunque sulla scena globale".
Ma durante il suo intervento ai microfoni di SBS Italian, Gramaglia ha anche parlato di Corea del Nord, Iran, Siria e Medio Oriente.








