Sentirsi completamente australiani è impossibile, secondo Giacomo, cittadino da circa due mesi: "credo che al massimo si possa arrivare al 75 per cento, io sono ancora al 40-50 adesso".
Giacomo è uno degli italoaustraliani a cui abbiamo chiesto quale sia il loro senso di appartenenza, che un recente studio prodotto in collaborazione dall'Università di Canberra e SBS dà in aumento all'interno delle varie comunità culturali e linguistiche dell'Australia.
Anche Stefania Paolini, docente di Psicologia sociale e interculturale all'Università di Durham, dopo aver vissuto e lavorato molti anni Down Under, ritiene che l'Australia sia uno dei pochi posti al mondo che "spicca per un andamento fondamentalmente più positivo e più costruttivo" all'interno di un "trend globale che vede fondamentalmente una direzione di frammentazione, di polarizzazione sociale che non ci fa bene a livello di collettività".
La società australiana rimane un esempio positivo di multiculturalità ed è molto bello, secondo me.Stefania Paolini, docente di Psicologia sociale e interculturale all'Università di Durham
Tra i fattori che maggiormente contribuiscono all'aumento del senso di appartenenza in questo podcast citiamo la conoscenza della lingua inglese, le reti sociali, la durata della permanenza in Australia ed il conseguimento della cittadinanza.
E per Flavio, che diventerà cittadino tra pochi giorni, l'Australia è senza dubbio casa. "Faccio parte della comunità australiana anche con il passaporto, quindi sì, sono felice", ci ha raccontato, ma poi ha ammesso: "mi sento comunque parte di questa comunità da quando sono arrivato".



