Mattia Morelli, un ambasciatore italiano del Northern Territory

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Mattia vive e lavora nel Northern Territory, dove ormai è di casa. Credit: courtesy of Mattia Morelli

Tra tropici e deserto, come è arrivato un italiano a far da guida in luoghi unici come Uluru, il cuore dell’Australia, e il Kakadu National Park? Mattia Morelli ci racconta la sua storia.


Doo alcuni anni ad Alice Springs, Mattia Morelli si è trasferito a Darwin, ed è ora proprietario di NT Top Adventures, con cui offre visite guidate nel Northern Territory.

Nel sito che promuove la sua attività di tour operator, Mattia descrive la sua missione così: “mostrare al mondo la bellezza, la cultura profonda e la magia del Territorio, il luogo che amo e che ho scelto consapevolmente come mia casa".

E in effetti trapela da ogni sua parola la passione per questo territorio remoto e non privo di sfide dell'Australia.

"Non nascondo che non ci siano problemi come ovunque nel mondo. Però è una terra piena di magia che alla fine porta ottimismo", spiega al microfono di SBS Italian. "Bisogna essere consapevoli dei limiti strutturali delle distanze e del fatto che le strutture mediche siano lontane".

Ascolta l'intervista a Mattia Morelli cliccando sul tasto "play" in alto

"Ero già da un po' di anni un viaggiatore, e subito dopo l'università mi trasferii a Parigi, dove ho continuato i miei studi in antropologia", spiega Mattia, aggiungendo che all'epoca ha viaggiato in tutto il mondo, dal Sud America al Nord Africa.
Arrivando in Australia ho sentito per la prima volta un senso di appartenenza
Mattia Morelli
"Sono sempre stato un nomade sostanzialmente, e arrivando in Australia ho sentito per la prima volta un senso di appartenenza".

Nel suo lavoro di guida nel Northern Territory Mattia collabora anche con tante piccole imprese gestite da indigeni locali, e, spiega non senza orgoglio, "i migliori feedback li ho avuti proprio da turisti australiani".

"I turisti australiani restano abbastanza affascinati dalla mia storia, quindi da un immigrato italiano che si sente così partecipe della cultura stessa del loro Paese, che è anche il mio Paese".
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Mattia Morelli Credit: courtesy of Mattia Morelli
Scegliere tra tutte una destinazione preferita nel Northern Territory gli è difficile, ma aggiunge che "probabilmente andare a Uluru almeno una volta nella vita è consigliato a tutti".

E per il futuro Mattia ha le idee chiare: "Probabilmente continuerò con l'attività, magari ingrandendo un po' il business e magari coinvolgendo altre persone a lavorare insieme".

"Già prevedo di estendere alcuni itinerari in altri luoghi remoti, probabilmente del South Australia, pensavo tipo a Coober Pedy, la capitale dell'opale, e quindi magari estendere itinerari in altri luoghi remoti dell'outback australiano".

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State ascoltando un podcast di SBS Italian, con voi oggi Massimiliano Gugole. Un italiano ambasciatore dell'Outback australiano, Mattia Morelli nel sito che promuove la sua attività di tour operator nel Northern Territory descrive la sua missione così: "mostrare al mondo la bellezza, la cultura profonda e la magia del territorio, il luogo che amo e che ho scelto consapevolmente come mia casa".

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Tra tropici e deserto, come è arrivato quindi un italiano a far da guida in luoghi unici come Uluru, il cuore dell'Australia, o il Kakadu National Park. Ce lo racconta lui Mattia Morelli, proprietario di NT Top Adventures. Ciao Mattia, benvenuto qui su SBS.

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Ciao Massimiliano, grazie per l'invito.

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Mattia, vogliamo raccontare subito intanto dove vivi e che aree copre la tua attività?

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Allora, io vivo a Darwin da un po' di anni, più o meno dal tempo del Covid. Prima vivevo ad Alice Springs, quindi sostanzialmente ho vissuto un po' in tutto il Northern Territory, incluso

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Parchi nazionali, e ho anche passato dei periodi nelle cattle stations, quindi nelle nelle fattorie del Northern Territory.

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E quindi ora viaggi a tempo pieno, ho capito bene?

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Sì, è un po' il mio lavoro viaggiare a tempo pieno e mostrare il Territorio del Nord a turisti.

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internazionali, quindi persone che vengono da tutte le parti del mondo per conoscere questi luoghi unici. Quindi soprattutto i parchi nazionali, diciamo le due grandi perle del Territorio del Nord sono Uluru e il Parco nazionale del Kakadu, che sono anche siti Unesco.

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Però intorno a questi due parchi poi si estende un'attività molto, molto più grande quindi abbiamo tanti parchi un po' meno conosciuti, però altrettanto altrettanto belli. Posso citare il Litchfield, Katherine Gorge oppure il King's Canyon, quindi tantissimi altri luoghi bellissimi, considerando poi anche

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la visita appunto nelle fattorie, che chiamiamo Cattle Station, che sono luoghi molto interessanti, dove i turisti possono anche venire a conoscenza un po' di queste attività molto tradizionali australiane, come l'allevamento del bestiame.

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Raccontaci ora come sei diventato guida turistica?

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Mah, il lavoro è nato abbastanza casualmente. Ero backpacker al tempo, quindi parliamo di tanti anni fa.

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Penso siano più o meno 14 anni fa... ero backpacker in Australia, casualmente arrivo ad Alice Springs e ad Alice Springs un po' mi mi innamoro del deserto e del Territorio del Nord. Anche perché comunque con i miei studi in antropologia mi mi affascina tantissimo la vita degli aborigeni.

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E tanto che questo studio delle delle popolazioni indigene del del Northern Territory mi porta a lavorare come guida turistica, a fare interpretazioni culturali per i turisti esteri con le popolazioni aborigene locali, e questo è stato un po' diciamo quello che mi ha che mi ha portato a diventare guida turistica... um mi è stato proposto uno sponsor immediatamente da una compagnia che ormai non esiste più. Io ho accettato lo sponsor.

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e e quindi da da quel momento ho iniziato a lavorare come guida turistica, ma anche un po' nel marketing del turismo del Territorio del Nord verso i clienti internazionali.

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E quando hai deciso invece di voler continuare questa tua attività in modo indipendente con una tua piccola azienda?

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La decisione è maturata circa tre anni fa, quando ho visto che il turismo di qualità richiedeva un certo impegno, richiedeva gruppi molto piccoli e itinerari su misura, essendo il no- il Territorio del Nord, appunto il Northern Territory abbastanza

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selvaggio. Quindi i miei clienti necessitavano veramente di itinerari costruiti su misura per loro, e con spiegazioni molto approfondite sui luoghi da visitare e sul tipo di clima, sul tipo di di animali che si possono incontrare, quindi proprio dalla necessità di un turismo di qualità costruito sulle esigenze personali.

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Raccontami un po' ora del Mattia in versione italiana. Cosa facevi? Quindi cosa ti ha portato qui down under?

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Ero già da un po' di anni un viaggiatore, e subito dopo l'università mi mi trasferii a Parigi dove ho continuato i miei studi in antropologia, e nel frattempo un po' ho viaggiato anche in tutto il mondo, quindi in Sud America, in Nord Africa. Quindi sono sempre stato un nomade sostanzialmente, e arrivando in Australia ho sentito per la prima volta un senso di appartenenza.

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um e questa magia del del Territorio del Nord è stato un magnetismo, che mi ha proprio trascinato a mettere radici.

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Io ricordo che siamo in collegamento con Mattia Morelli, che è proprietario di NT Top Adventures, e nel tuo sito citi anche l'importanza che tu riservi alla collaborazione con altre piccole aziende, molte delle quali immagino gestite

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da rappresentanti delle First Nations. Ecco, puoi raccontarmi in che modo si realizza questa rete?

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Assolutamente, assolutamente. Ho ho veramente il piacere di lavorare con tantissime piccole imprese aborigene, quindi gestite appunto da indigeni locali. E secondo me proprio il modo migliore per per supportare queste imprese è cercare di spiegare il tipo il tipo di lavoro fatto.

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Da... da appunto dalle First Nations e quanto è difficile per loro iniziare un'attività da zero, quindi il mio supporto è una piccola goccia. Io vorrei che tante altre imprese si mettessero un po' a a lavorare con questa attività aborigene.

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Ad esempio in quasi tutti i miei itinerari è presente la Guluyambi Cruise che è un'attività gestita unicamente da indigeni locali della terra di Arnhem. Oppure ci sono anche altre attività come le yellow... Yellow Water cruise un'altra attività gestita da personale aborigine locale del Kakadu oppure le mie tour Uluru Prevedo un'attività con la galleria d'arte Maraku,

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un'altra compagnia gestita da indigeni locali. Penso che sia molto importante la collaborazione.

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Un territorio abbiamo visto quindi ricchissimo di opportunità, ma ci sono anche delle difficoltà che l'essere in zone così remote ti ha portato?

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Mah, la difficoltà è anche il vantaggio allo stesso tempo un po' legato all'isolamento, quindi naturalmente i costi sono molto più elevati.

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per attendere de- determinati prodotti ci vuole ci vuole molto tempo, anche a volte l'attesa di un meccanico può essere può essere una un'attesa molto, molto lunga. Anche le distanze sono, sono un problema. Essendoci tantissime distanze senza servizi, bisogna veramente riuscire a organizzare la la spedizione nel miglior modo possibile, conoscendo appunto i limiti che la vita in un'area remota può può portare.

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Ecco, parlando ancora un po' di fattori critici, il Northern Territory, lo sappiamo, è una terra bellissima ma con estremi climatici, e aree che in un certo senso sono anche poco sicure perché lontane dalle strutture di assistenza sanitaria, per esempio in caso di emergenza. Ci sono stati momenti difficili in questo senso nella tua esperienza?

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Sì, ci sono stati. Fortunatamente in Australia abbiamo un servizio chiamato i Flying Doctors, e quindi comunque un servizio che può essere un po' raggiunto anche nelle aree più più remote del Paese, dove bisogna bisogna avere a disposizione un telefono satellitare e in caso di emergenze mediche è possibile chiamare appunto i dottori volanti,

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e quindi avere l'assistenza medica un po' ovunque in Australia... a me è già successo un paio di volte ho dovuto chiamare i i dottori volanti per assistenza medica. Naturalmente, essendo un ottimo servizio non non ci sono mai state problematiche particolari dopo dopo l'intervento del medico tutto si è risolto.

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Eh insomma, non riesco a farti una cosa negativa su questa esperienza del Northern Territory, sembri innamorato di questa terra!

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Ah Sì, so- sono sono innamorato. Non non nascondo che non ci siano problemi come come ovunque nel mondo. Però è è è una terra piena, piena di magia che alla fine porta porta ottimismo. Bisogna essere consapevoli dei limiti strutturali, delle distanze, e il fatto che le strutture mediche siano lontane. Però comunque viviamo in Australia, l'Australia è un Paese moderno e mette a disposizione delle soluzioni anche per per le persone che vivono lontane dalle città principali.

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E ti sembra anomalo, diciamo così, ti fa strano, per così dire, che ora un italiano accolga turisti, anche italiani ma non solo e li porti in zone così australiane ad incontrare magari chi lì vive da migliaia di anni?

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Guarda um i migliori feedback um li ho avuti proprio da turisti australiani.

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I turisti australiani restano abbastanza affascinati dalla dalla mia storia, quindi da un immigrato italiano che si sente così parte, così partecipe della della cultura stessa del del loro Paese, che è anche il mio Paese, ora. Quindi e probabilmente i risultati migliori li ho proprio con con i turisti australiani.

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Qual è il posto più bello, più unico che hai visitato?

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È molto difficile fare una classifica.

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Però penso che chiunque dovrebbe andare almeno una volta nella vita a Uluru.

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Perché? Perché è proprio la la magia di di un territorio talmente diverso da da qualunque altro luogo al mondo. Sembra di essere un po' su Marte è come quasi una un'esperienza su un altro pianeta. Quindi probabilmente andare a Uluru almeno una volta nella vita è consigliato a tutti.

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E cosa farà Mattia fra cinque o 10 anni?

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Probabilmente continuerò con l'attività, magari ingrandendo un po' il business e magari coinvolgendo altre persone a lavorare insieme. Già prevedo un po' ma- magari di estendere alcuni itinerari in altri luoghi remoti, probabilmente in alcuni luoghi remoti della del Sud Australia, pensavo tipo a Coober Pedy, la capitale dell'Opale, e quindi magari estendere itinerari in altri luoghi remoti dell'outback australiano.

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E magari ce lo racconterai! Davvero grazie quindi a Mattia Morelli, proprietario di NT Top Adventures per averci fatto anche un po' viaggiare oggi.

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Grazie a voi.

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