Il 27 maggio scorso è uscito in Italia l'ultimo libro di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, costruito attorno ai ritratti di dieci persone che l'hanno accompagnata nel "comprendere storia, presente e futuro della Palestina".
Una di quelle persone è l'artista di Gaza Malak Mattar, incontrata per caso bambina e poi riscoperta ancora per caso in età adulta, autrice dell'immagine di copertina del libro.

La copertina del nuovo libro di Francesca Albanese, "Quando il mondo dorme", edito in Italia da Rizzoli.
"Molti mi dicono che non rappresenta la Palestina perché sembra sudamericana, ma la Palestina è questo: è un popolo indigeno legato alla terra con tutte le sue simbologie ed è incredibile quante similitudini ci siano attraverso le riproduzioni del dolore e della perdita, tra i popoli colonizzati - dagli aborigeni d'Australia, ai nativi d'America e del Canada, ai popoli africani, fino alla Palestina".
Quando sono in gioco vite umane, l’imparzialità diventa un dovere che ci costringe a metterci dalla parte del diritto, della giustizia e delle vittimeFrancesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati
Nonostante gli ultimi anni l'abbiano segnata anche personalmente, Albanese confessa di avere ancora "in mente una terra in cui possano vivere tutti: ebrei, musulmani, cristiani, atei, come sempre è stato".
Sono una persona molto più triste e molto più preoccupata di prima per quello che ho visto, per quello che ho visto succedere e non succedere, ma al tempo stesso questo non mi deterre dal continuare a impegnarmi per un mondo più giusto, tanto per me quanto per i miei figli e i figli degli altri, che in quanto umanità sono anche figli miei.Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati