La storia di Andrea Gambacorti comincia a Roma, in una famiglia appassionata di mare e di vita all’aria aperta. È il 1977 quando i suoi genitori decidono di lasciare l’Italia: un periodo difficile, segnato da tensioni sociali e incertezze economiche.
“I miei volevano cambiare aria, cercare un futuro più sereno. Avevano già in mente l’Australia da tempo — e così fu”, ricorda Andrea al microfono di SBS Italian.
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Andrea Gambacorti con mamma Angela e papà Bruno Credit: Courtesy of Andrea Gambacorti
Per un ragazzo cresciuto tra motorino, sci, amici e partite di tennis, ritrovarsi nella Sydney della seconda metà degli anni Settanta fu uno shock.
I miei fecero una gran fatica ad integrarsi. Ma alla fine, chi la dura la vinceAndrea Gambacorti
La famiglia dovette affrontare ostacoli comuni a molti emigrati: la lingua, la burocrazia, le abitudini quotidiane. “I miei fecero una gran fatica — più di noi figli. Dovevano imparare tutto: la lingua, i costumi, persino a guidare dall’altro lato della strada.”
In Italia, il padre gestiva un rinomato vivaio nel cuore di Roma; in Australia, ripartì da zero aprendo una piccola ditta di importazione di prodotti nautici italiani, all’inizio nel garage di casa. “Fu una scelta azzardata, ma anche coraggiosa. Alla fine, chi la dura la vince.”
Per Andrea, l’impatto più complicato fu soprattutto quello con il contesto sociale. “L’inglese lo impari presto, ma integrarti è un’altra cosa”, ricorda. Iscritto a una scuola pubblica, seguì corsi intensivi con altri ragazzi rifugiati dal Vietnam — i cosiddetti boat people. “Erano stupendi, studiavamo insieme in una piccola stanza. Quei mesi mi hanno insegnato tanto”.
Gli anni scolastici non furono semplici, ma gli aprirono la strada all’università. “Grazie a una career advisor, riuscii a seguire un corso avanzato di italiano e a migliorare i voti, fino a entrare a studiare architettura”. Parallelamente, la vela — eredità della passione paterna — divenne la sua valvola di sfogo. “Facevo regate con equipaggi diversi, ogni weekend ero in mare”.
L’esperienza di emigrazione ti fortifica, ti aiuta a crescere la cortecciaAndrea Gambacorti
Oggi Andrea guarda a quel periodo con gratitudine. “All’inizio è dura: ti senti fuori posto, nostalgico. Ma poi capisci che l’esperienza ti fortifica, ti aiuta a crescere la corteccia, come dico io”.
È proprio da quella forza che nascerà, negli anni successivi, il suo percorso professionale nel mondo della nautica — un modo per trasformare le radici italiane e la vita australiana in una sola, solida rotta.
Andrea con la compagna Angela Burlizzi Credit: Courtesy of Andrea Gambacorti

